I migliori libri che abbiamo letto nel 2022

The Dresden Files è, detto in parole povere, una specie di Buffy versione tamarra con un protagonista alla Philip Marlowe di Raymond Chandler. Harry Dresden è un detective/wizard di Chicago che nelle sue avventure ha a che fare con vampiri, licantropi, fate, negromanti e altre creature, persone comuni che non credono alla magia, mantenendo sempre una certa ironia e regalando citazioni pop culture di alto livello. Nonostante sia una serie di romanzi autoconclusivi, c'è un filo di trama che scorre tra un volume e l'altro. In questo in particolare Dresden deve recuperare lo scritto di un noto negromante per salvaguardare la carriera della sua amica poliziotta. Ma non è solo, in quanto quel manoscritto sembra contenere grandi e pericolosi poteri, e molti sono sulle sue tracce...

La serie Vatta's War vede come protagonista una ex-militare (espulsa dall'Accademia) che non ha altra scelta se non quella di tornare alla ditta di famiglia che si occupa di commercio intergalattico a bordo di astronavi cargo. Una carriera che si prospetta noiosa subisce però un brusco scossone quando la sua intera famiglia diviene vittima di una guerra coloniale. Un'ottima space opera con una protagonista tosta ed epiche battaglie nello spazio.

Ho già apprezzato questo autore nel successivo, stupendo, Un Gentiluomo a Mosca, e questa sua opera prima non delude affatto. Anche in questo caso la storia ci porta indietro nel tempo, precisamente agli anni 30. Una storia ironica, a tratti drammatica, piena di nostalgia, con una protagonista alla Katharine Hepburn, ottimi personaggi e una grande atmosfera data dalle accurate descrizioni del periodo.

Jack Reacher è un solitario, un ex poliziotto militare grande e grosso piuttosto scazzato ma con un forte senso di giustizia a difesa dei più deboli. Vagabonda per gli Stati Uniti vivendo alla giornata, e spesso e volentieri si ritrova impegnato in missioni a fianco dell'FBI o altri dipartimenti di giustizia. Qui finisce coinvolto in una simulazione per salvare il vicepresidente degli Stati Uniti da un attentato. Deve solo offrire la sua opinione o c'è dell'altro? Come ogni romanzo di Lee Child che ho letto fino ad ora siamo di fronte ad un ottimo thriller che si lascia leggere pagina dopo pagina, regalando una bella trama piena di colpi di scena, azione e situazioni al limite.

In sostanza può essere definito un teen drama, un coming of age, un soft thriller, una storia sulla maternità e sulla differenza di vedute. Inizia con l'incendio di un'abitazione per poi raccontare di come si è arrivati a quel punto (cosa che ho apprezzato anche in un altro romanzo dell'autrice, citato in copertina). Protagonista una specie di famiglia del Mulino bianco, ricchi e belli in un quartiere di persone per bene, la cui vita viene sconvolta dall'arrivo di una madre single dall'animo d'artista con figlia adolescente al seguito, che affittano la loro seconda casa. Cosa nascondono? Nonostante non sia esattamente il mio genere mi ha spinto molto a proseguire la lettura, alcune situazioni sono state frustranti ma in senso buono.

Il plot twist di questo romanzo mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta. Non mi aspettavo proprio un colpo di scena del genere. Il romanzo è un thriller che all'inizio è piuttosto soft, in cui la protagonista, una scrittrice di modesto successo, viene incaricata di proseguire una serie di successo di un'altra autrice che ha avuto un grave incidente. Giunta nella casa della collega, la protagonista scopre delle verità sconcertanti...

Tra le serie di autori mai esplorati quest'anno c'è Dirk Pitt, Un romanzo d'avventura ben congeniato che tratta di uno dei misteri che mi ha sempre affascinato, il Titanic. Attorno ad esso ruota la chiave per una missione top secret che permetterebbe agli Stati Uniti di mettere a segno un colpo decisivo per vincere la Guerra Fredda. E tale chiave si trova proprio nel relitto del celebre transatlantico, ancora negli abissi marini da oltre settant'anni...

Crime Thriller (per buona parte anche Legal Thriller) di altissimo livello.

Terzo romanzo della serie dedicata ad Harry Bosch, il protagonista si trova costretto ad affrontare un processo a causa di un vecchio caso di quattro anni prima in cui ha ucciso il serial killer Dollmaker, in quanto sembra esserci stato un errore di persona, e la vedova dell'uomo è intenzionata a fargliela pagare. Nello stesso momento viene scoperto un cadavere che ha tutti i crismi della vittima del Dollmaker. Bosch quindi si è sbagliato e ha ucciso un innocente? Prima parte divisa tra il processo e le indagini, continui colpi di scena fino alla rivelazione finale. Scritto molto bene e pieno di cosine vintage, essendo stato pubblicato negli anni 90.

Un fantasy particolare con una copertina che non avrebbe sfigurato su di un manga distopico anni 70, ha come protagonista un timido preside di scuola elementare che va in viaggio di nozze con la moglie alla famosa torre di Babel, ma poco dopo i due di perdono di vista. Deciso a ritrovarla, Senlin intraprende un viaggio tra i piani della torre, dove deve affrontare strane prove, bizzarri incontri e situazioni piene di colpi di scena.

Una storia di ossessione, di amicizia malata e di come pestare i piedi alle persone sbagliate possa portare a rovinarsi carriera e vita. La storia è incentrata su di una poliziotta che nell'esecuzione del proprio dovere fa un paio di incontri che avrebbe preferito evitare e la sua vita viene letteralmente stravolta. Si parla di stalking, violenza domestica, abuso di potere...senza fare spoiler, niente di troppo nuovo ma Robotham è in grado di tenerti incollato alla lettura senza apparente difficoltà, a spingerti sempre a voltare pagina per scoprire cosa succede. Ho impiegato davvero poco a leggerlo, mi ha preso parecchio come gli altri suoi libri letti in precedenza. Una spirale continua di negatività nel quale la protagonista sembra precipitare senza sosta. Garantisce Stephen King, mica Pinco Pallino.

Un libro un po' difficile da digerire, all'inizio sembrano tante storie di personaggi totalmente senza un collegamento evidente. Poi, un evento tragico le unisce irrimediabilmente. Un romanzo più incentrato sui personaggi che sulla trama, molto slice of life, in una colonia spaziale dopo l'esodo di massa degli umani dalla Terra che finalmente sono stati accettati nella confederazione galattica. Crescita personale, relazioni, l'amalgamarsi in culture aliene, sono questi i temi principali del romanzo. Il tutto con un ottimo worl-building e una lore decisamente interessante. Come detto, non è un libro facile. Ma con il giusto tempo e la dedizione può sorprendere.

Un fantasy dall'ambientazione particolare, direi gothic/western, con demoni, vampiri, ranch, stalloni da domare, cowboys...anche tematiche LGBTQ e di identità di genere per via del personaggio principale. Intricato e con personaggi complessi, è un bel viaggio attraverso la natura, la ricerca della propria identità, delle proprie origini, con una buona lore e tanti spunti di riflessione.

Un romanzo rozzo, volgare, pieno di mazzate e sporco come una stalla. Ma ha anche dei difetti. Primo capitolo della Trilogia Lot Lands, parla di un gruppo di mezz'orchi che cerca di sopravvivere in un mondo abitato anche da orchi veri e propri, centauri e umani, divisi in clan e perpetuamente in lotta con le altre razze. Mi ha sorpreso la profondità della trama, perché ad un certo punto vengono a galla alcuni altarini che mai mi sarei immaginato. Un fantasy sorprendente.

A.k.a la versione spagnola dei Pilastri della Terra di Ken Follett. Le analogie si sprecano: ambientazione medievale, storia che finisce per ruotare attorno alla costruzione di un edificio religioso, personaggi buoni vittime di angherie e ingiustizie da parte dei potenti o dei nobili. Questi romanzi, per quanto interessanti, mi hanno spinto a ringraziare di non essere nato in quella stessa epoca, perché un povero cristo non nobile, non ricco e senza una posizione sociale veniva trattato alla stregua di un animale. Comunque l'ho preferito ai Pilastri perché più breve (e quindi con meno frustrazione per le prove tremende a cui sono sottoposti ai protagonisti, al punto tale che quando giunge la giustizia sui cattivi non hai nemmeno più quel senso di soddisfazione) e meno opprimente. C'è più speranza, data dalla fede dei personaggi. Una bella lettura avvincente, un'immersione in un epoca a noi lontanissima con i suoi usi e costumi. Ho visto anche la serie TV che ne è derivata.

Definirei la serie di Eddie Flynn, di cui questo è il secondo capitolo, come un John Grisham sotto steroidi. Di base è un legal thriller con protagonista un avvocato, ex truffatore, ex pugile, ma oltre ai processi, tribunali, giudici, ha una grossa componente d'azione (anche Grisham, ma non così pronunciata secondo me) e, volendo, investigativa. In questo romanzo si nota molto, partendo una trama piuttosto semplice (il protagonista deve spingere un cliente a dichiararsi colpevole di omicidio, altrimenti sua moglie finirà il carcere) che si complica man mano fino a diventare un intreccio molto ben strutturato e appassionante.

Tra i romanzi di Grisham letti quest'anno, l'avvocato di strada è quello che mi ha colpito di più. Ha poco di legal thriller, è la storia di un giovane avvocato destinato ad una carriera di successo che dopo un incidente in cui ha rischiato la vita si avvicina al mondo dei senzatetto, diventando poi un difensore dei loro diritti. Un po' troppo buonista e illusorio forse, ma ogni tanto ci sta. Un romanzo che si legge volentieri e molto scorrevole.

Ambientato una ventina d'anni dopo la trilogia First Law, questo romanzo è una classica storia di vendetta. Pura e semplice. Protagonista femminile tradita e ridotta quasi alla morte, incamera tutta la rabbia che ha in corpo e dopo essersi ristabilita inizia una guerra personale per togliere di mezzo tutti coloro che l'hanno pugnalata alle spalle. Assieme ad un cast di personaggi ben caratterizzati (alcuni dei quali comparsi nei tre romanzi precedenti, tra cui il protagonista maschile) è una miscela di combattimenti, umorismo e ottimo world-building.

Durante l'anno sono riuscito a concludere anche la seconda serie di Lost Fleet, di cui questo è l'ultimo volume, La entry perciò vale per tutti i romanzi della serie.

Dopo la spettacolare prima stagione, Campbell alza l'asticella regalando a Black Jack Greary una nuova missione ad altissimi livelli. Nuovi personaggi, nuovi sistemi da esplorare, nuovi incontri, nuove cospirazioni, battaglie spaziali e molta lore che viene a galla (difficile parlare di Beyond The Frontier senza spoilerare Lost Fleet Originale). Questo ultimo romanzo della serie inoltre mi è rimasto particolarmente impresso per il destino di un paio di personaggi. Serie assolutamente da recuperare (lo dico da una vita)

Un'ossessione lunga vent'anni per un detective, alle prese con misteriose morti all'apparenza scollegate tra loro. Vent'anni in cui varie vicende si intrecciano, con tanti personaggi e colpi di scena. Sullo sfondo, un piccolo excursus con fatti e riferimenti della cultura giapponese a cavallo tra gli anni 70 e 80. Un romanzo ben scritto, molto complesso e che richiede una certa attenzione per evitare di perdere pezzi per strada. Crudo, morboso, pesante in alcuni punti, ma merita molto.

Se dovessi nominare una serie del 2022 che mi ha spinto a divorare ogni romanzo che la compone, direi sicuramente Robert Hunter di Chris Carter. Ho letto il primo qualche anno fa, prima della pandemia, mi era piaciuto ma non così tanto da proseguire, un po' acerbo e attaccato al filone thriller tradizionale. All'inizio di quest'anno ho preso il secondo (l'unico edito in Italia) ed è scattata la scintilla, al punto da prendere e leggere il resto in pochi mesi. Ha quel qualcosa che mi attira inesorabilmente, caso dopo caso. Rober Hunter, detective della sezione crimini ultraviolenti della polizia di Los Angeles, è alle prese con sadici e psicopatici serial killer estremamente violenti e degenerati. In questo romanzo, lo schema tipico della serie si interrompe, trattando principalmente di cold cases. Hunter e il suo partner Garcia entrano in possesso del diario di un Serial che fino ad ora era sfuggito ai loro radar, e minaccia di colpire di nuovo. Decidono perciò di dargli la caccia, Il serial invece rivuole il suo diario. Un cattivo ottimamente sviluppato,. tanta azione, un finale mozzafiato. E non è nemmeno il migliore della serie...

Primo capitolo della cosiddetta Trilogia Nera, pubblicato alla fine degli anni 40, è uno dei capisaldi del noir francese. Una discesa negli inferi del protagonista, personaggio solitario, violento, anarchico, romantico e idealista, ossessivamente innamorato una donna bellissima e irraggiungibile. L'ambientazione è una Parigi segreta, non convenzionale, quella dei bassifondi e della periferia, piena di cinismo e violenza.

Tra i fantasy letti quest'anno è l'indiscusso vincitore, per l'impatto che ha avuto nello spingermi a continuare la serie. Ha praticamente tutto quello che cerco in un romanzo del genere, e anche dei richiami allo stile giapponese che ho apprezzato per anni. Sullo sfondo di una razza umana che venera e teme esseri divini chiamati Fhrey, il protagonista diventa suo malgrado un uccisore di Dei dopo averne tolto la vita ad un Fhrey. Questo evento sconvolge l'intero equilibrio che esisteva da secoli, con gli umani che insorgono e i Fhrey che si muovono per fermarli. Tra i suoi punti di forza la personalità del protagonista e il ruolo importante dei personaggi femminili.

Un romanzo piuttosto strano e variegato: ricorda la fattoria degli animali di George Orwell, ha tratti da investigativo/thriller, tratta di discriminazione e razzismo, ha diversi spunti filosofici, c'è anche del fantasy...violento, drammatico, pieno di satira, il tutto estremamente amalgamato in una storia che riesce ad essere originale e appassionante.

Molto bello e delicato nonostante il tema, narra la seconda guerra mondiale con un occhio esterno, quello di una bambina amante (e ladra) dei libri. Delicato ma anche triste, soprattutto verso la fine. Ho trovato un'impronta piuttosto slice of life, perché appunto non si concentra sulle atrocità della guerra in modo diretto, ma piuttosto sul piano emozionale. Amicizie, separazioni, piccoli momenti, il tutto scritto in modo davvero piacevole e pregno di significati.

Sorpresa! Al primo posto ho messo questi due romanzi. Perché? Ho già parlato di questa serie in precedenza con la entry Written in Blood, quindi non mi dilungo. Questi due romanzi della serie, a differenza degli altri che possono essere letti in qualsivoglia ordine, formano una singola storia che va letta in sequenza. Hunter, brillante detective, si trova di fronte ad un nemico dal suo passato con capacità molto simili, o anche superiori, alle sue. Detto in parole povere, i migliori Thriller Psicologici che abbia mai letto. Considerando che poi Carter ha scritto i due romanzi basandosi su testimonianze raccolte durante il suo lavoro come psicologo in penitenziari, quindi a contatto con serial Killer, ecco un concentrato di azione, mistero e conflitto tra menti superiori, che esplora le profondità più oscure della psiche umana.