Raymond Chandler

Philip Marlowe, ecc

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    Great Cornholio

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    Raymond Chandler (Chicago, 1888 - La Jolla, 1959) è stato uno dei maggiori scrittori americani del novecento, imprescindibile maestro del genere noir.

    Nel genere noir c'è un prima e un dopo Raymond Chandler. O meglio dire, non ci sarebbe un genere noir senza Raymond Chandler. Il suo mondo di pistole, sigarette, bar fumosi, marciapiedi umidi di pioggia dark lady e duri con l'impermeabile si è impresso per sempre nella memoria collettiva. Rafforzato da una scrittura secca, potente come una fucilata, attenta come un'amante. I suoi racconti, nessuno escluso, sono autentici gioielli narrativi.

    Il suo romanzo d'esordio, Il Grande Sonno (1939) segna anche l'esordio del suo personaggio più conosciuto, Philip Marlowe, protagonista di tanti capolavori.

    Opere pubblicate in Italiano:

    Romanzi

    -Il Grande Sonno
    -Addio, mia Amata
    -Finestra sul vuoto
    -La signora del lago
    -La sorellina
    -Il Lungo addio
    -Ancora una Notte

    Raccolte di Racconti

    -Vento Rosso
    -L'uomo a cui piacevano i cani
    -Blues di Bay City



    Ad essere sinceri, il genere poliziesco-giallo o come volete non è mai stato nelle mie corde. Non so perché, sarà che non riesco quasi mai a trovare il colpevole, sarà la struttura, ma in ogni media faccio davvero fatica ad apprezzarlo. Chandler e la sua opera rappresentano una bella eccezione. L'ho scoperto per puro caso, qualche anno fa: nel romanzo Pace Eterna di Joe Haldeman il protagonista compra e legge "Il Lungo Addio", romanzo appunto di Chandler. Spinto dal titolo, provai a leggerlo e rimasi molto colpito, soprattutto dalla figura del protagonista. Philip Marlowe è un investigatore privato estremamente cinico, sempre con la battuta pronta, ma con sani principi morali e dedizione al suo lavoro. Un personaggio che nel contesto delle sue storie rappresenta un po' una caricatura donchisciottesca, considerando la corruzione del periodo in cui anche il più retto poliziotto può essere comprato con qualche dollaro. Tra i suoi romanzi, i miei preferiti sono Il Grande Sonno, Finestra sul Vuoto, Il Lungo Addio e la Signora del Lago, ma tutti secondo me meritano una lettura. L'unico che non mi ha convinto pienamente è stato Ancora una Notte, un po' stanco e poco ispirato. Anche i racconti meritano attenzione: L'uomo a cui piacevano i cani e Blues di Bay City sono raccolte di storie (8 in tutto) pubblicate postume in quanto l'autore non voleva renderle di pubblico dominio, perché rappresentavano una fonte da cui attingere materiale per i romanzi: situazioni, personaggi (c'è anche una prima versione della Signora del Lago). In queste storie il protagonista è John Dalmas, che di fatto è un Marlowe ante-litteram. In Vento Rosso ci sono altri 8 racconti, mentre il primo segue la falsariga dello stile Marlowe gli altri hanno tutti protagonisti diversi e sono narrati in terza persona. Uno dei miei autori preferiti, che consiglio a chi ha voglia di giallo, gangsters, pistole e atmosfere hard-boiled.
     
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