Posts written by Aiko93

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    Alla faccia del "domani commento", penso sia passato un mese da quando l'ho scritto! Ok, non avendo una sezione unicamente dedicata a One Piece, presumo si debba commentare usando l'opzione spoiler.

    Capitolo 920
    Non ho capito nulla.
    Allora, Toki, madre di Momonosuke e di un'altra bimba, ha mangiato il Frutto "tempo tempo" e grazie ai suoi fantastici poteri ha catapultato il figlio, Kinemon, Kanjuro e Raizo nel futuro di ben 20 anni. A detta dei tre samurai, hanno viaggiato nel tempo subito dopo l'incendio del palazzo e la condanna a morte di Oden, trovandosi in una Wano a loro sconosciuta e con già a capo Orochi, Kaido e il suo scagnozzo Jack l'arido. Toki si presume sia morta assieme alla figlia (chissà perché non l'ha salvata!). Tornando ai samurai, questi iniziano a viaggiare, tuttavia si ritrovano ad essere vittime di disavventure: Raizo si smarrisce quasi subito, Kanjuro si allontana dal gruppo a Dressrosa, Momonosuke si perde salendo per sbaglio su una nave sconosciuta e Kinemon sbarca a Punk Hazard poco prima che i Mugiwara lo trovano fatto a pezzi. Da Punk Hazard ad ora sono passati pochi mesi, come ci viene espressamente detto da Kinemon quando racconta il segreto del loro viaggio nel tempo ai Mugiwara presenti (tra parentesi: mancano Usopp e Franky all'appello! Robin sta facendo la geisha, si è intravista nel capitolo). Orochi, Kaido e Jack, così come tutti i cittadini di Wano, pensano che i samurai dei Kozuki siano morti durante l'incendio: questo spiega la presenza delle loro tombe vicino alle rovine del castello e spiega anche le credenze folkloristiche dei fantasmi.

    Ho letto molti commenti in giro e alcuni dicono che Tama è la sorella di Momonosuke. Secondo me no, e ora vi spiego anche il perché: se Toki avesse salvato la figlia, ella si sarebbe teletrasportata nel futuro assieme al fratello e ai samurai, ma questo nel manga non si vede. Inoltre, anche fosse riuscita per miracolo a salvarsi dall'incendio, ora Tama avrebbe più di 20 anni e non sarebbe ancora una bambina.

    La figura di Toki è ambigua: ho letto dei commenti dove veniva esposta l'ipotesi di una possibile sua origine nell'Antico Regno, ovvero quello che diede origine, 800 anni fa, al Governo Mondiale. Essendo il Frutto "tempo tempo" in grado di teletrasportare le persone solo ed esclusivamente nel futuro, non mi sorprende se Toki avesse viaggiato nel tempo alla ricerca di colui che avrebbe cambiato le sorti del mondo. Teniamo conto che nel capitolo 920 manca la parte centrale del racconto di Kinemon! Personalmente, penso che Toki abbia la "D" nel nome e che sia una sorta di "indovina": il salto temporale di 20 anni di Kinemon e compagnia penso non sia casuale. Secondo me ha percepito, come detto nel capitolo stesso, l'arrivo di colui/coloro che cambieranno la storia: sì, Rufy e ciurma. La sua speranza era che i tre samurai e Momonosuke incontrassero i Mugiwara, che si alleassero e che vendicassero la morte del Daimyo Oden.

    Come Momonosuke riesca a comunicare con Zunisha, l'isola-elefante di Zo, è ancora un dilemma: tempo fa, su altri forum, avevo scritto che, secondo me, Momonosuke potesse essere Uranus, ovvero la terza Arma Ancestrale, nonché oggetto molto desiderato da Crocodile (ai tempi di Alabasta voleva Pluton, scopertosi poi essere Shirahoshi). Come abbia acquisito tale titolo/potere, lo possiamo scoprire solo più avanti. Ma se Kiku, sua madre, arrivasse davvero da un tempo molto remoto e fosse stata veramente a conoscenza della verità nascosta dei 100 anni bui (Void Century), allora possiamo avere qualche speranza di sapere se veramente Momonosuke è Uranus o meno.

    A quanto pare Inuarashi e Nekomamushi non hanno viaggiato nel tempo, ma sono quelli del presente. La cosa che non si spiega è come non si siano chiesti, a Zo, quando hanno visto i loro "padroni", del perché non fossero invecchiati e del perché Momonosuke è ancora un nanerottolo che puzza di latte. L'unica spiegazione plausibile è che i Mink sanno del salto temporale dei samurai.
    Bisognerebbe rileggere il capitolo dove Nekomamushi, all'interno dell'Albero Balena, spiega il loro incontro con Newgate e Roger. Letta questa, si attacca la nuova storia appena letta qui, in quest'ultimo capitolo.
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    Ti ringrazio per questa tua testimonianza, che fa rabbrividire al solo leggerla.
    Purtroppo il turismo di massa non è mai una cosa positiva, a livello sia ambientale che sociale; ovvio che se si guarda il lato soldi allora tutto cambia. C'è da dire, inoltre, che spesso il turista NON rispetta il luogo che visita, quindi sporca, rovina e con il passare degli anni contribuisce al degrado della zona.

    Il problema penso persisterà, perché a chi ne trae guadagno fa troppo comodo avere le tasche piene di soldi.
    Una cosa che, tuttavia, si potrebbe fare è sensibilizzare il turista a preservare la zona, quindi non gettare cartacce a terra, non fare il bagno dove non deve, non cogliere fiori o rovinare la flora in montagna [...]. Nelle zone che sono solita visitare ne è pieno zeppo di questi cartelli, che invitano le persone a comportarsi civilmente, ma, si sa, l'uomo è l'animale più pericoloso.
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    Per quanto riguarda i Paesi del Terzo Mondo o quelli in via di sviluppo: anche qui bisognerebbe sensibilizzare i viaggiatori a NON alloggiare in posti di lusso, perché questi danneggiano il luogo e i suoi abitanti; oltre a NON comprare oggetti fatti di osso, corna e prodotti animali.
    Stavo giusto studiando ieri un po' di antropologia del turismo e sono venuta a sapere di cose orribili. Non che non si sapessero già, ma quasi nessuno ci fa caso: le tribù e le popolazioni, vista l'ingente ondata di turismo europeo-statunitense, man mano si stanno adattando ai nostri usi e costumi, compromettendo la loro identità, le loro usanze ed i loro costumi. Tutto questo perché per vendere, quindi per fare soldi/sopravvivere, ci si adatta alla esigenze del visitatore. Quello che si vede andando in Thailandia, Indonesia, Africa e via dicendo, spesso e volentieri sono solo delle cose messe a disposizione del turista, fatte e pensate per lui. In questo modo si perde totalmente il significato ed il valore originale di un tempio, di qualsiasi luogo sacro, dei posti e della natura stessa.

    Se poi parliamo di turismo del sesso allora... ecco. E mi fermo qui.
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    Sì, il remake è abbastanza trash, non lo nego (asd).
    Non riesco a guardare quei costumi: mi fanno paura o.o
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    Benvenuto fra noi e buona permanenza!
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    Viaggiare è ormai diventata cosa normale, alla portata della maggioranza delle persone, nonché esperienza utile e necessaria se si vogliono scoprire posti, culture e popolazioni a noi ignote. Una volta, non si parla solo del Medioevo o prima del 1900 d.C., lasciare temporaneamente la propria dimora per spostarsi altrove era considerata una cosa di lusso: erano infatti i nobili o le persone appartenenti al ceto medio-alto che poteva permettersi certe cose; gli studiosi, le persone di cultura e, se andiamo ancora più indietro, degli esploratori e dei mercanti.
    Oggigiorno è molto semplice: ci basta aprire una pagina di Google, digitare la meta interessata, informarsi sui voli, sui costi e sull'hotel, prenotare ed il gioco è fatto. Sembra una cosa normale, che non danneggia niente e nessuno, ma in certi casi non è esattamente così.

    Finché le nostre mete si limitano all'Europa e agli Stati Uniti nulla da ridire: abbiamo la fortuna di essere un continente, nel primo caso, ed una nazione, nel secondo, molto ricche e potenti; ma se il nostro interesse volge in destinazioni cosiddette esotiche, come Africa, Medio Oriente, Sud America ed Oceania, ecco che l'impatto turistico può essere molto dannoso per le popolazioni del luogo.
    Quando si viaggia in luoghi come quelli sopra citati, si corre il rischio di pernottare in resort di lusso, in hotel a cinque stelle (perché tanto costano meno che da noi!), o in super appartamenti, dove siamo serviti e riveriti di ogni ben di Dio, non curanti, ahimé, del fatto che i servizi che abbiamo acquistato vanno tutti a discapito della maggior parte della popolazione autoctona. Pensiamo alle piscine che ci sono nei resort in Africa, alla varietà di cibo che ci si presenta davanti; poi proviamo a chiudere gli occhi e pensare a come vivono e cosa mangiano gli africani. A me, onestamente, viene la pelle d'oca.

    Non mi dilungo su tal argomento, in quanto sono curiosa di leggere le vostre opinioni e di creare un acceso dibattito su tal questione. Con questo non voglio minimamente criticare coloro che hanno scelto o hanno avuto esperienza di andare in luoghi poveri/in via di sviluppo scegliendo la comodità che il denaro può comprare: il mio obiettivo è solamente quello di discuterne in totale neutralità.

    Quindi: che cosa ne pensate dell'impatto turistico sia nei Paesi più poveri, che nel mondo in generale?
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    Il 25 e il 26 settembre di quest'anno trasmetteranno al cinema il film (rimasterizzato) Ken Shiro: La leggenda di Hokuto.
    Per ora sono riuscita a cogliere solo i seguenti doppiatori:

    Ken: Lorenzo Scattorin;
    Sauzer: Diego Sabre.

    Per il trailer: QUI
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    Welcome on board!
    Guarda Slam Dunk in italiano: non te ne pentirai!
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    Il problema è che i film Ghibli non sono rivolti unicamente ai bambini.
    E comunque, mio pensiero, un linguaggio medio-alto giova solo all'apprendimento di un buon italiano e un film od un anime è il mezzo migliore per impartire tale insegnamento. Per la lingua spiccia si hanno altre occasioni, sicuramente non applicabile in tv. Questo sulla teoria, la pratica... ci stendo un velo pietoso.
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    Negli ultimi anni si sta parlando molto del doppiaggio, sia in positivo che in negativo. Sostanzialmente le fazioni venutesi a creare sono due: c'è chi vorrebbe guardare anime in giapponese con i sottotitoli in italiano (i cosiddetti "puristi") , e c'è chi, invece, preferisce un prodotto tradotto e doppiato nella propria lingua.
    Come sempre, fa più rumore un albero che cade di un'intera foresta che cresce, e pare che anche per la questione doppiaggio sia così: sembra siano in molti, infatti, a preferire la versione giapponese rispetto a quella italiana, vogliasi per pura moda e per sentirsi dei "radical chic", oppure per un reale e sincero interesse verso la lingua nipponica. Sta di fatto che tutte queste polemiche, spesso estremiste, stanno diventando troppo pesanti. Spesso chi critica non ha una base di lingua giapponese; un po' come dire: « non so nulla, ma parlo lo stesso ». Come definireste una persona così? Ecco, ci siamo capiti.

    Le critiche spesso sono rivolte alla pronuncia dei nomi, sia propri di persona che delle tecniche, sia del presunto "stravolgimento" delle frasi. Nel primo caso mi trovo d'accordo: siccome in sala di doppiaggio si ha la possibilità di ascoltare l'audio originale, sarebbe carino che il direttore in questione ponesse maggior attenzione alla pronuncia e alla conseguente cadenza tonale. Così facendo si riuscirebbe ad essere pienamente fedeli all'originale, senza dover storpiare troppo il nostro idioma (d'altronde noi siamo i primi a storcere il naso quando una parola o un nome italiano, in lingua straniera, viene letteralmente "stuprato" con una pronuncia inascoltabile).
    Per il secondo caso, invece, non mi trovo affatto d'accordo. Chi critica lo stravolgimento delle frasi non ha ben chiaro alcuni concetti base: 1) anche i sottotitoli che si leggono in un'anime in lingua giapponese sono stravolti: non seguono affatto quello originale, questo per un fatto semplicissimo che esporrò nel caso seguente; 2) essendo l'italiano (come qualsiasi lingua occidentale) praticamente opposta al giapponese (o qualsiasi altra asiatica) è DOVEROSO se non OBBLIGATORIO rendere la frase ed il discorso grammaticalmente corretto per il nostro orecchio. Come ho scritto nel punto uno, qualsiasi sottotitolo, anche il migliore in circolazione, non seguirà MAI fedelmente l'originale. L'unica cosa da fare è imparare la lingua straniera e guardare un anime/film/telefilm in originale senza alcun sottotitolo. Finché si tratta dell'inglese ci può stare, perché bene o male lo conosciamo tutti, ma la questione si fa seria quando entrano in gioco idiomi a noi sconosciuti: chi ha voglia di arrivare MINIMO ad un B2 in giapponese, o in qualsiasi altra lingua che non sia l'inglese? Penso che solo lo 0.5% si cimenterebbe in un'impresa simile; gli altri 99.5% farebbero fede ai sottotitoli, ignorando totalmente 1) la lingua originale; 2) il fatto che i sottotitoli non sono fedeli al 100%, ma anch'essi modellati o "stravolti". Prendiamo, per esempio, un film o uno spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo, di Roberto Benigni o del mitico Gigi Proietti e proviamo a tradurlo in inglese, spagnolo, tedesco, francese o in giapponese. Molti risponderebbero: « Eh, ma è impossibile! Nemmeno con i sottotitoli si renderebbero appieno tutte le sfumature della lingua italiana. ». Perché questo? Semplice, perché rendere le parole, i significati, le sfumature, i doppi sensi e ogni singolo elemento originale in un idioma "altro" è umanamente e linguisticamente IMPOSSIBILE.

    Ecco perché, secondo il mio modesto parere, il doppiaggio è un'arma che dobbiamo sfruttare. Grazie ad esso possiamo godere della visione di opere straniere ascoltando la nostra lingua; senza perderci dietro a leggere i sottotitoli ignorando, purtroppo, le immagini e le gestualità dei personaggi. Ovviamente, è sottinteso che il doppiaggio deve essere ben fatto, ma essendo quello italiano il migliore al mondo, non si può sbagliare. Certo, ci sono alcune opere che fanno piangere sangue da quanto sono mal fatte, ma questa non è colpa del doppiaggio in sé, ma del direttore che non ha speso tempo sufficiente ad elaborare i dialoghi e a scegliere le persone giuste. A livello di tecnica noi italiani siamo imbattibili e ci invidia il mondo.

    Se ci si limita all'originale con sottotitoli:
    1) non si colgono appieno le immagini e le gestualità dei personaggi;
    2) si ignora la lingua originale e si rimane, per così dire, "ignoranti" a riguardo.

    Come penso si sia capito, sono a favore del doppiaggio italiano, purché si cerchi di trasmettere nel miglior modo possibile l'originale, oppure (come nel caso di Slam Dunk e de I Cavalieri dello Zodiaco) si renda unica nel suo genere, per comicità o per linguaggio aulico, un'opera. Non sono contraria ai sottotitoli e tanto meno alla versione originale, tuttavia PRETENDO che si CAPISCA che chi lamenta delle piccole imperfezioni NON tenendo conto della manovra obbligatoria che l'italiano richiede, dà solo aria alla bocca.
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    “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.
    [Il Piccolo Principe]

    "Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comperano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami!".
    [Il Piccolo Principe]

    "Viviamo in un'epoca dove le cose superflue sono le nostre uniche necessità."
    [Il Ritratto di Dorian Gray]

    "Oggigiorno si conosce il prezzo di tutto, ma non si conosce il valore di niente."
    [Il Ritratto di Dorian Gray]

    “Nessun maggior dolore
    che ricordarsi del tempo felice
    ne la miseria.”

    [Inferno, Canto V]

    “Le leggi sono spiegate, interpretate ed applicate in maniera ineccepibile da quanti hanno interesse e abilità nel pervertirle, confonderle ed eluderle.”
    [I Viaggi di Gulliver]
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    CITAZIONE (Murai @ 16/8/2018, 08:16) 
    Comunque il sito di Pottermore è diventato un tre quarti di schifo, se lo si paragona a com'era prima. Che tristezza immonda. Hanno rovinato qualcosa che coinvolgeva l'utente. Ora è come una puntata di superquark sul pangolino: interessante, lo guardi perché piace, ma sei spettatore quindi te ne stai sul divano col pollo acculturato accanto che ti spiega ciò che non sai.

    Concordo in pieno, infatti dopo aver recuperato i miei vecchi dati sulla Casa/bacchetta magica ho fatto solo il test del patronus e basta. Ok, ho letto qualcosina, ma non mi entusiasma più come una volta.

    CITAZIONE (borrelaire @ 13/9/2018, 10:17) 
    a proposito di harry potter mi sono imbattuto in questo evento che vorrei segnalare (se non è possibile o non è nella sezione giusta voi sommi admin cancellate/modificate pure il post senza probelmi :fiore: )

    www.lafortezzafantasyevents.it/potterland/programma/

    per chi abita al nord e se siete amanti di harry potter non è lontanissimo, praticamente è strutturato in vari pacchetti/opzioni a seconda di quanto pagate, c'è l'area gratuita poi varie sezioni come lezioni di magia, dungeon, frammenti di magia che sono dei giochi tipo labirinto magico, quiddich ecc.. e il pass completo di 13 ore dove Haggrid ti viene a prendere in stazione e ti porta nella villa, c'è la cerimonia di smistamento, partecipi a tutte le lezioni di magia partecipi al dungeon, gareggi per postare la casata alla vittoria e al termine della giornata c'è la cena coi professori e il ballo :dance2:

    Wow, che bella trovata! Vediamo se riesco a farci un salto. Intanto grazie per le info.
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    Pure io non guardo mai la televisione, ma Rai Storia e Rai Cultura sono fenomenali!
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    Il Milione - Marco Polo
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    Running To Horizon - City Hunter
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    Ho deciso che userò questo topic per postare delle curiosità di qualsiasi genere. Ovviamente potete farlo tutti. Inizio io con una piccola curiosità, leggermente umoristica, sulle popolazioni dell'Africa occidentale. Per autocitarmi:

    CITAZIONE
    In Africa occidentale, dopo il lungo rito di iniziazione (ovvero, integrazione sociale di un individuo), fra le tante cose, al novizio viene rivelato che le maschere rituali non sono altro che uomini, e non divinità. Questo penso sia il trauma degli africani. Un po' come quando a noi piccini viene svelata l'identità di Santa Lucia o Babbo Natale.

    Questa è la faccia che penso quasi tutti farebbero.
    kkkkk
138 replies since 3/9/2006
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